Oxyd Corten Lappato, piastrella in gres porcellanato effetto metallo 60 x 120 cm di Rondine

Piastrella in gres porcellanato ad impasto colorato rettificato e lappato (lucido), effetto metallo verde per interno. Formato 60 x 120 cm. Spessore di 9,5 mm. Una scatola contiene 1,44 mq.

Made in Italy

61.53 /m²

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PAVIMENTO IN GRES PORCELLANATO LAPPATO RETTIFICATO EFFETTO METALLO

“Dalla reazione del metallo con l’ossigeno, Ceramica Rondine ricrea l’effetto ossidato sul gres porcellanato conferendo al materiale l’illusione di essere in continua trasformazione”.

Il gres effetto metallo vira verso un nuovo concept architettonico: la semplicità incontra lo spirito urbano e la ceramica parla un nuovo e inedito diktat di stile. Quello minimal ma con carattere, ideale per dare personalità a qualsiasi ambiente. Il fascino del metallo usurato dal tempo trasmette agli ambienti uno stile moderno, valorizzando i diversi contesti che si contraddistinguono per una forte personalità. Il materiale, grazie alla sua texture di grande impatto visivo, diventa esso stesso elemento d’arredo, dando nuove vibrazioni agli spazi. La collezione Oxyd permette di arredare con diversi formati e finiture: attraverso l’uso di diverse finiture e formati si possono esaltare le diverse profondità degli ambienti. Grazie ai formati rettificati si possono creare veri e propri tappeti, mentre i vari decori possono essere utilizzati per rivestire quinte o pareti d’impatto.Le 30 grafiche diverse rendono l’imitazione del metallo impeccabile. Sottoposto a lappatura, un processo di levigatura che rende le piastrelle lucide e brillanti in superficie.

Realizzato in Italia con materie prime di alta qualità e processi produttivi di ultima generazione. Resistente all’azione dei detergenti di uso domestico, garantendo una facile manutenzione e pulizia.

60 x 120 Cm

Peso30.78 kg
Dimensioni60 × 120 × 9.5 cm
Formato

60 x 120 cm

Materiale

, ,

Effetto

Metallo

Spessore (mm)

9,5

Ideale per uso

Interno

mq/scatola

1.44

Indicato per

Pavimento

Pezzi per Scatola

2

Colore

Scheda Tecnica

Scheda Tecnica Oxyd


Piastrella con discreta variazione di tono e grafica (V3)

PREMESSA

La norma UNI EN 14411 – “Piastrelle di ceramica – definizione, classificazione, caratteristiche e marcatura” – si propone di definire e fornire i termini, i requisiti ed i criteri di contrassegno per le piastrelle di ceramica di Prima scelta. Rondine S.p.A. sulle proprie piastrelle esegue costantemente tutti i test previsti dalla norma succitata, avvalendosi di laboratori accreditati. Vengono, inoltre, attuate costantemente procedure interne per il controllo della qualità del prodotto.

POSA

Il posatore sul cantiere prima della posa deve verificare il tono, il calibro, la scelta del materiale, mentre durante la posa deve prelevare sempre il materiale attingendo da più scatole per ottenere un mix cromatico ideale. Deve, altresì, verificare la congruità del prodotto anche per eventuali difetti già evidenti prima della posa, per i quali sono escluse le garanzie qualora la segnalazione avvenisse dopo la posa.
Il posatore deve utilizzare i collanti idonei per le varie destinazioni d’uso e seguire le indicazioni del produttore riportate sulle confezioni. Deve verificare attentamente che il sottofondo sia stabile, asciutto e maturo, non gelato e non eccessivamente caldo. Deve effettuare la spalmatura del collante a regola d’arte affinché non si creino vuoti tra piastrella e sottofondo.

Il posatore, in modo particolare per i prodotti con superfici levigate, satinate o lappate, deve stare attento a non segnare il materiale sulla superficie di utilizzo con matite (grafite) o pennarelli indelebili. Per realizzare i tagli e le sagomature richieste dalla Direzione dei Lavori, deve utilizzare appositi dischi diamantati e attrezzature specifiche, in particolar modo per il gres porcellanato.
La dimensione della fuga tra le piastrelle può variare in funzione del formato che si utilizza, dell’angolazione della posa in ortogonale o in diagonale, e della destinazione d’uso. Si consiglia una fuga minima di 3 mm. pera i prodotti non rettificati e una fuga minima di 2 mm. per i prodotti rettificati. La posa a correre dei formati rettangolari impone di sfalsare la piastrella di 6 cm. e, comunque, mai più di 10 cm. (Fig.1).

Negli ambienti di grande dimensione è necessario posizionare dei giunti di dilatazione con regolarità, mentre, per i piccoli ambienti è sufficiente lasciare un leggero stacco fra piastrellato e muri perimetrali, coperto poi dal battiscopa.

STUCCATURA E PULIZIA DOPO POSA

L’utilizzo di malte o riempitivi colorati con pigmenti deve essere fatto dopo aver eseguito una prova preliminare.

Per le superfici levigate, satinate o lappate del gres porcellanato, a causa della microporosità provocata dall’azione abrasiva delle mole durante il processo di lavorazione, non si possono usare malte o riempitivi colorati a contrasto (piastrelle bianche e stuccatura antracite, rossa…).
Con l’utilizzo di stucchi cementizi dopo la stuccatura delle piastrelle, a stucco ancora fresco, è necessario rimuovere immediatamente, in modo accurato con spugna e abbondante acqua lo stucco in eccesso. Alcuni giorni dopo la posa, eseguire la pulizia di fondo mediante l’utilizzo di acidi tamponati al fine di sciogliere ed asportare completamente tutti i residui di cantiere.
Altrettanto importante è risciacquare bene fin quando l’acqua di lavaggio risulti essere limpida. Utile è l’utilizzo di aspiratori per liquidi, con lo scopo di rimuovere l’acqua sporca di lavaggio, evitando di spostarla da una parte all’altra. Anche a fine cantiere il posatore deve lavare i pavimenti con soluzioni di acqua e acido tamponato per evitare che la rimozione inadeguata o tardiva dei residui della stuccatura utilizzata per le fughe, lasci aloni difficili da rimuovere.
Per questa operazione Rondine propone Deterdek di FILA (attenersi rigorosamente alle percentuali di diluizione consigliate sul flacone), disincrostante acido che non sviluppa fumi nocivi e unisce all’azione disincrostante anche un’efficace azione pulente. Per particolari campi di applicazione, qualora si desideri ottenere una stuccatura impermeabile è possibile procedere con l’utilizzo di una malta epossidica. Seguire le precise indicazioni del produttore riportate sulle confezioni e attenersi rigorosamente alle modalità d’uso. Per l’impiego di tali prodotti, rivolgersi sempre a posatori esperti con alta professionalità poiché, la non corretta applicazione di stucchi epossidici, comprometterebbe in modo irreparabile l’aspetto estetico e cromatico delle piastrelle. Di recente FILA ha introdotto un innovativo pulitore per residui epossidici: FILACR10.
L’utilizzo di prodotti detergenti (tipo antiruggine) che spesso contengono acido fluoridrico danneggerebbe definitivamente la superficie di qualsiasi tipo di piastrella.
E’ bene sapere, inoltre, che oltre il 90% delle contestazioni in cantiere è dovuto a un cattivo, o addirittura inesistente, lavaggio dopo posa. Con un corretto lavaggio dopo posa si eliminano i residui di posa (malta, colla, vernice, sporco da cantiere di varia natura) e si rimuovono eventuali residui superficiali di sporco.

MANUTENZIONE ORDINARIA

Per i pavimenti con superficie levigata consigliamo di effettuare la pulizia giornaliera con il detergente neutro Fila Cleaner (attenersi rigorosamente alle percentuali di diluizione consigliate sul flacone) e di effettuare periodici trattamenti impregnanti antimacchia al fine di proteggerli da eventuali danni provocati da pennarelli, inchiostro, ruggine o altri prodotti ad altissima penetrabilità. Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria delle nostre piastrelle, suggeriamo l’utilizzo dei prodotti di FILA. Per conoscerli consultare il sito www.filachim.com.