Soho Blu, rivestimento in gres porcellanato smaltato effetto lucido, 6 x 25 cm di Rondine

Rivestimento in gres porcellanato smaltato blu con superficie lucida. Dimensione singola piastrella 6 x 25 cm. Spessore di 9,5 mm. Una scatola contiene 0,48 mq (32 pz).

 Made in Italy | “Brick Generation”

49.17 /m²

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RIVESTIMENTO IN GRES PORCELLANATO SMALTATO

Così piccolo ma ricercato, il Brick Noho è un rivestimento moderno che si armonizza bene con ogni tipo di arredamento senza dare troppo nell’occhio. È un accessorio alla moda che completa il vostro look. Scegliete il tono che più vi rappresenta, potete essere audaci o classici, potete mixare, abbinare a contrasto con il pavimento o fare scelte più sicure tono su tono.

6 X 25 CM

AMBIENTE E QUALITÀ

Ceramica Rondine è parte del gruppo Italcer, azienda leader nella produzione di piastrelle ceramiche, che si caratterizza non solo per la qualità dei prodotti, ma anche per la sostenibilità sociale ed ambientale della sua gestione. Italcer adotta e mantiene attivo un processo sistematico di verifica, misura e monitoraggio delle performance dei suoi processi ambientali, che assicura il rispetto dei requisiti cogenti, consente di riesaminare lo stato della gestione e permette di intervenire con le adeguate azioni correttive e preventive per superare le criticità individuate. L’adozione di un Sistema di Gestione Ambientale certificato conforme allo standard ISO 14001 ed al Regolamento EMAS, di un Sistema di Gestione per l’Energia e di altri standard ambientali costituiscono tappe significative di un percorso di crescita attraverso il quale vogliamo dare il nostro contributo ad uno Sviluppo Sostenibile e ad un dialogo trasparente e costruttivo con le Parti Interessate.

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Peso10 kg
Dimensioni6 × 25 cm
Formato

6 x 25 cm

Materiale

Effetto

Mattoncini

Ideale per uso

Interno

Spessore (mm)

9,5

mq/scatola

0,48

Indicato per

Rivestimento

pz. per scatola

32

Colore

Stonalizzazione

V2

Rettificato

Non Rettificato

Scheda Tecnica

Scheda Tecnica Noho


Premessa

La norma UNI EN 14411 – “Piastrelle di ceramica – definizione, classificazione, caratteristiche e marcatura” – si propone di definire e fornire i termini, i requisiti ed i criteri di contrassegno per le piastrelle di ceramica di Prima scelta. Rondine S.p.A. sulle proprie piastrelle esegue costantemente tutti i test previsti dalla norma succitata, avvalendosi di laboratori accreditati. Vengono, inoltre, attuate costantemente procedure interne per il controllo della qualità del prodotto.

Posa: fuga minima 3 mm

Il posatore sul cantiere prima della posa deve verificare il tono, il calibro, la scelta del materiale, mentre durante la posa deve prelevare sempre il materiale attingendo da più scatole per ottenere un mix cromatico ideale. Deve, altresì, verificare la congruità del prodotto anche per eventuali difetti già evidenti prima della posa, per i quali sono escluse le garanzie qualora la segnalazione avvenisse dopo la posa.
Il posatore deve utilizzare i collanti idonei per le varie destinazioni d’uso e seguire le indicazioni del produttore riportate sulle confezioni. Deve verificare attentamente che il sottofondo sia stabile, asciutto e maturo, non gelato e non eccessivamente caldo. Deve effettuare la spalmatura del collante a regola d’arte affinché non si creino vuoti tra piastrella e sottofondo.

Il posatore, in modo particolare per i prodotti con superfici levigate, satinate o lappate, deve stare attento a non segnare il materiale sulla superficie di utilizzo con matite (grafite) o pennarelli indelebili. Per realizzare i tagli e le sagomature richieste dalla Direzione dei Lavori, deve utilizzare appositi dischi diamantati e attrezzature specifiche, in particolar modo per il gres porcellanato.
La dimensione della fuga tra le piastrelle può variare in funzione del formato che si utilizza, dell’angolazione della posa in ortogonale o in diagonale, e della destinazione d’uso. Si consiglia una fuga minima di 3 mm per i prodotti non rettificati e una fuga minima di 2 mm per i prodotti rettificati. La posa a correre dei formati rettangolari impone di sfalsare la piastrella di 6 cm e, comunque, mai più di 10 cm (Fig.1).

Negli ambienti di grande dimensione è necessario posizionare dei giunti di dilatazione con regolarità, mentre, per i piccoli ambienti è sufficiente lasciare un leggero stacco fra piastrellato e muri perimetrali, coperto poi dal battiscopa.

Stuccatura e pulizia dopo posa

L’utilizzo di malte o riempitivi colorati con pigmenti deve essere fatto dopo aver eseguito una prova preliminare.
Per le superfici levigate, satinate o lappate del gres porcellanato, a causa della microporosità provocata dall’azione abrasiva delle mole durante il processo di lavorazione, non si possono usare malte o riempitivi colorati a contrasto (piastrelle bianche e stuccatura antracite, rossa…).
Con l’utilizzo di stucchi cementizi dopo la stuccatura delle piastrelle, a stucco ancora fresco, è necessario rimuovere immediatamente, in modo accurato con spugna e abbondante acqua lo stucco in eccesso. Alcuni giorni dopo la posa, eseguire la pulizia di fondo mediante l’utilizzo di acidi tamponati al fine di sciogliere ed asportare completamente tutti i residui di cantiere.
Altrettanto importante è risciacquare bene fin quando l’acqua di lavaggio risulti essere limpida. Utile è l’utilizzo di aspiratori per liquidi, con lo scopo di rimuovere l’acqua sporca di lavaggio, evitando di spostarla da una parte all’altra. Anche a fine cantiere il posatore deve lavare i pavimenti con soluzioni di acqua e acido tamponato per evitare che la rimozione inadeguata o tardiva dei residui della stuccatura utilizzata per le fughe, lasci aloni difficili da rimuovere.
Per questa operazione Rondine propone Deterdek di FILA (attenersi rigorosamente alle percentuali di diluizione consigliate sul flacone), disincrostante acido che non sviluppa fumi nocivi e unisce all’azione disincrostante anche un’efficace azione pulente. Per particolari campi di applicazione, qualora si desideri ottenere una stuccatura impermeabile è possibile procedere con l’utilizzo di una malta epossidica. Seguire le precise indicazioni del produttore riportate sulle confezioni e attenersi rigorosamente alle modalità d’uso. Per l’impiego di tali prodotti, rivolgersi sempre a posatori esperti con alta professionalità poiché, la non corretta applicazione di stucchi epossidici, comprometterebbe in modo irreparabile l’aspetto estetico e cromatico delle piastrelle. Di recente FILA ha introdotto un innovativo pulitore per residui epossidici: FILACR10.
L’utilizzo di prodotti detergenti (tipo antiruggine) che spesso contengono acido fluoridrico danneggerebbe definitivamente la superficie di qualsiasi tipo di piastrella.
E’ bene sapere, inoltre, che oltre il 90% delle contestazioni in cantiere è dovuto a un cattivo, o addirittura inesistente, lavaggio dopo posa. Con un corretto lavaggio dopo posa si eliminano i residui di posa (malta, colla, vernice, sporco da cantiere di varia natura) e si rimuovono eventuali residui superficiali di sporco.

Manutenzione ordinaria

Per i pavimenti con superficie levigata consigliamo di effettuare la pulizia giornaliera con il detergente neutro Fila Cleaner (attenersi rigorosamente alle percentuali di diluizione consigliate sul flacone) e di effettuare periodici trattamenti impregnanti antimacchia al fine di proteggerli da eventuali danni provocati da pennarelli, inchiostro, ruggine o altri prodotti ad altissima penetrabilità. Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria delle nostre piastrelle, suggeriamo l’utilizzo dei prodotti di FILA. Per conoscerli consultare il sito www.filachim.com.